Il turismo pet-friendly e l'economia italiana: un'opportunità di sviluppo

Il turismo pet-friendly in Italia sta emergendo come un driver significativo per l'economia nazionale, con un impatto sempre più rilevante sul settore turistico. L'estate del 2024 ha registrato un aumento del 15% nel numero di viaggiatori che hanno scelto di trascorrere le vacanze insieme ai propri animali domestici, secondo un rapporto preliminare di ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo. Questo segmento di mercato, spesso sottovalutato, sta generando un giro d'affari capace di contribuire in modo sostanziale alla crescita del PIL turistico nel nostro Paese.

La crescente attenzione verso gli animali domestici è testimoniata dai dati forniti dall'Eurispes nel Rapporto Italia 2023, secondo cui il 46,2% delle famiglie italiane possiede almeno un animale domestico. Questo fenomeno non solo riflette un cambiamento socioculturale, ma si traduce anche in una maggiore propensione alla spesa. I proprietari di animali, infatti, sono disposti a investire fino al 20% in più per servizi e strutture che accolgano i loro amici a quattro zampe, come evidenziato da uno studio di Confcommercio.

L'impatto economico si manifesta in diversi settori. Le strutture ricettive pet-friendly hanno registrato un aumento del tasso di occupazione del 12% rispetto all'anno precedente, secondo Federalberghi. Non solo hotel e agriturismi, ma anche B&B e case vacanza stanno adeguando la loro offerta per soddisfare questa domanda in crescita. Inoltre, il settore della ristorazione ha visto un incremento del 8% nel fatturato grazie a locali che consentono l'accesso agli animali, secondo Fipe-Confcommercio.